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Anonymous Italia nell’operazione Sri Lanka

Anonymous attivo su più fronti

Durante il conflitto tra Russia e Ucraina, conflitto che impegna tuttora molti aktivisti del collettivo italiano Anonymous, un piccolo fuoco inizia ad illuminare l’isola dello Sri Lanka, per trasformarsi, di lì a breve, in un incendio di portata rivoluzionaria.

Lacrima dell’India

Lo Sri Lanka, o come viene anche chiamato per forma e posizione “lacrima dell’India,” è una repubblica semipresidenziale dal 1948: anno dell’indipendenza dal Regno Unito. 

La data, se da una parte inaugura il trionfo di valori democratici quali libertà, uguaglianza e rispetto, dall’altra detta l’inizio di una progressiva ascesa di famiglie potenti e influenti quanto disoneste, pronte e abituate ad infrangere numerose regole democratiche, a discapito della popolazione e, soprattutto, degli anelli più deboli della società. 

Clan Rajapaksa

Tra questi potenti Clan, la famiglia Rajapaksa, in politica fin dal 1930, da subito si fa notare per una gestione della Res Publica contrassegnata da interessi personali, nepotismo, opachi rapporti finanziari e da una politica estera di eccessiva intimità con dittature illiberali quali la Cina, nei confronti della quale lo Sri Lanka, nel corso degli anni, è andato maturando un elevato debito finanziario. 

Ciò spiega  la mancanza di volontà del Clan Rajapaksa di risolvere, con saggia onestà, le lunghe lotte intestine tra le varie etnie, il devastante maremoto del 2004, la pandemia e, infine, le conseguenze della guerra di Putin in Ucraina: causa ultima del collasso del paese.

Difficile sopravvivenza

A lanciare l’allarme i dati sull’inflazione, che passa dal 14% circa a Febbraio 2022, fino oltre il 54% a Giugno. Questo decollo verticale, de facto, rende fisicamente impossibile la sopravvivenza di numerosi nuclei famigliari: lunghi blackout, mancanza di carburante, malnutrizione e medicinali irreperibili sono all’ordine del giorno. Secondo le stime dell’ONU, circa l’80% della popolazione tra Aprile e Giugno si trova in emergenza alimentare. 

Pandemia e Carestia iniziano la loro macabra danza di morte.

È guerra

Le rovinose condizioni economiche e sociali si trasformano presto in un sommovimento popolare.

In un climax ascendente, migliaia di manifestanti, esausti da anni di sofferenza, prendono d’assalto la capitale Colombo per chiedere la cessazione di questa autocratica “democrazia sovrana” , in nome di solidi principi quali PACE, AMORE, SPERANZA, UGUAGLIANZA, RISPETTO, COMPASSIONE e GIUSTIZIA.

La situazione è ormai fuori controllo e il presidente Gotabaya Rajapaksa cerca, senza successo, di sedare i disordini dichiarando lo stato di emergenza nazionale. Ampi poteri vengono dati all’esercito che si scaglia contro la popolazione, esausta ma irremovibile nel nome del rispetto della libertà e dei diritti civili calpestati. 

Anonymous Italia vede e interviene. 

Contemporaneamente, si moltiplicano su tutti i fronti, le richieste di aiuti internazionali. Accanto alla domanda di medicinali e derrate alimentari, sempre più insistentemente, prende forma la supplica di un aiuto per porre fine al governo illiberale, totalitario e oppressivo di Gotabaya Rajapksa e del suo Entourage.

Anonymous raccoglie e risponde all’appello, spinto dalla consapevolezza di agire nel nome di nobili valori democratici, che non possono trasformarsi in un mero ideale, ma che devono essere un obbligo ad imperitura memoria. 

La rivolta si colora di sacra e inviolabile libertà. 

E come il vento quando alzatosi muta in tempesta, così il collettivo di hacker italiani, con mirati e incisivi attacchi, da inizio alla grande offensiva. 

Vengono arruolati soldati  e l’assedio si concentra intorno a siti governativi, istituzionali e commerciali. Le armi impugnate sono i ripetuti ed efficaci attacchi di Ddos su più fronti ed in contemporanea. 

Epilogo

Questo connubio di fuoco incrociato tra aktivisti e semplici cittadini, ha costretto il presidente settantaduenne dimissionario alla fuga insieme alla sua famiglia. 

La democrazia è finalmente tornata nelle mani del popolo.

Ora non ci resta che monitorare, pronti ad intervenire in futuro, se necessario. 

Infatti, Il rientro del settantaduenne Gota, e le ultime notizie dal Paese non sono di buon auspicio. Il timore che si ritorni ad uno status quo ante i fatti della primavera srilankese non è una supposizione remota. 

Sri Lanka: esempio per la Russia

Anonymous Italia, senza alcun indugio, si è affiancato alle rivendicazioni democratiche degli srilankesi che, consapevolmente, hanno deciso di essere essi stessi Anonymous e artefici del loro cambiamento, rifiutando l’illiberale autocratico controllo delle élite di potere guidate da Gota.

Anonymous Italia, sempre si schiererà dalla parte della Giustizia e della Libertà contro ogni sopruso. 

Lo ha fatto, lo sta facendo e lo farà anche con la Russia di Putin,  nonostante le molte difficoltà ed i molti fattori che le determinano. Una propaganda ben architettata, unita ad una spietata repressione ed al fortissimo senso nazionalista, hanno innalzato un muro ideologico difficile da abbattere sebbene non tutti i Russi siano sostenitori di Putin.

Ma Anonymous Italia non demorderà. Accanto a mirati ed efficaci attacchi, affiancherà sempre una perpetua politica di sensibilizzazione alla consapevolezza, alla scelta ed al cambiamento.

Target Anonymous Italia

Il collettivo di hacker italiano è stato presente fin dall’inizio della sommossa accanto agli srilankesi.

Un fitta corrispondenza tra attivisti italiani ed esponenti della popolazione vessata dalle élite di potere,  ha consentito, oltre che portare alla luce la corruzione del governo in carica, anche di concentrare l’attacco su obbiettivi ben definiti come siti governativi, ovviamente ma, anche, siti televisivi, radiofonici e di quotidiani. I mass media, infatti, in buona parte, erano emanazione delle ideologie delle élite di potere e poco rappresentativi della reale situazione politica e sociale del paese.

Molti sono stati i target di Anonymous Italia. I più importanti e ripetuti più volte dagli hacker italiani sono i seguenti:

  • http://www.defence.lk sito ministero della difesa dello Sri Lanka;
  • http://www.police.lk sito della polizia di Stato dello Sri Lanka. Gli hacker di Anonymous Italia lo hanno tenuto sotto scacco per una settimana;
  • gov.lk site del Governo dello Sri Lanka;
  • gotabayarajapaksa.lk Gota WebSite Gov;
  • parliament.Ik sito del Parlamento della Sri Lanka;
  • http://www.president.gov.lk sito del presidebte dello Sri Lanka.

In nome di solidi valori di PACE, AMORE, SPERANZA, UGUAGLIANZA, RISPETTO, COMPASSIONE E GIUSTIZIA.

Ricorda: il domani è oggi.
Noi siamo Anonymous.
Noi siamo legione.
Noi non dimentichiamo.
Noi non perdoniamo.
Aspettaci.


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